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PERCHE’ E’ IMPORTANTE SAPER AFFRONTARE LE FRUSTRAZIONI ?

IL CONCETTO DI FRUSTRAZIONE: DEFINIZIONE E SIGNIFICATO

La frustrazione si verifica quando un individuo si trova ostacolato, temporaneamente o in modo permanente, nel soddisfare i propri bisogni. È importante sottolineare che lo sviluppo psicologico dei bambini è strettamente legato all’alternanza di momenti di frustrazione e gratificazione.

BISOGNI CONTRADDITTORI DEGLI INDIVIDUI E PROCESSO NATURALE DI EVOLUZIONE

Ogni persona ha bisogni opposti fin dalla nascita, come il bisogno di protezione e il bisogno di esplorazione. Pertanto, sperimentare un certo livello di frustrazione è una parte naturale del processo evolutivo che colpisce tutti gli individui.

L’importanza dell’Alternanza tra Frustrazione e Gratificazione per lo Sviluppo Psicologico dei Bambini

Il sano sviluppo psicologico dei bambini è strettamente legato all’alternanza tra frustrazione e gratificazione. Le cause di frustrazione sono varie: ad esempio, iniziando dalla nascita, un’esperienza frustrante per un neonato  può essere trovarsi improvvisamente da un ambiente iperprotettivo ad uno sconosciuto. Altri esempi sono il doversi adattare alle norme sociali, che spesso impediscono o rallentano la soddisfazione dei bisogni personali; riuscire a trovare il proprio posto in un ambiente competitivo se si è più interessati e predisposti al contatto umano e alla cooperazione; dover convivere con il proprio aspetto fisico che può includere difetti come la miopia, oppure un naso troppo grande fino a dover convivere con patologie come il bambino del film Wonder, che suggerisco di vedere se non l’avete già fatto.

In questo film è descritto un comportamento genitoriale di enorme supporto affettivo e psicologico, che non elimina la frustrazione del bambino, ma lo sostiene nel trovare soluzioni, dando piena fiducia alle sue risorse, alla sua capacità di regolare le emozioni fungendo da esempi e di acquisire nuove abilità come la ristrutturazione cognitiva che consente di creare interpretazioni positive dei problemi e la ricerca di soluzioni capaci di migliorare le conseguenze di situazioni frustranti. Infine, l’accettazione non giudicante dell’esperienza emotiva che si palesa come la possibilità più idonea per affrontare le situazioni emotivamente complesse.

STILI EDUCATIVI CHE OSTACOLANO IL PROCESSO DI MATURAZIONE DEI FIGLI

Uno dei compiti dei genitori è attenuare le frustrazioni dei loro figli quando sono ancora bambini. Tuttavia, alcuni stili educativi difettano per eccesso in questo processo:

  • Lo stile iperprotettivo eccede per cure meticolose e regole rigide che indeboliscono le risorse del bambino e la sua autostima, attraverso l’impedimento di esplorare l’ambiente e di affrontare le esperienze che potrebbero causargli frustrazione;
  • Lo stile remissivo e indulgente eccede nell’accontentare tutti i bisogni del bambino, favorendone la fragilità emotiva e le conseguenze problematiche quando il bambino si troverà ad affrontare un ambiente esterno che non favorisce le sue esigenze.

Entrambi gli stili creano un ambiente invalidante che impedisce al bambino di crescere e maturare, imparando ad avere fiducia in se stesso e nelle proprie capacità di trovare soluzioni alle difficoltà che impediscono la realizzazione dei propri desideri ed il soddisfacimento dei propri bisogni.

Ambiente invalidante: cosa significa e quali conseguenze comporta per il bambino?

Il termine “ambiente invalidante” si riferisce a un ambiente che non riconosce e non legittima le emozioni del bambino, ignorandole, trascurandole o minimizzandole. In un simile ambiente  il bambino crescerà convinto che le sue emozioni non siano accettabili, per cui sarà portato ad adottare strategie di gestione delle emozioni poco adattive. L’ambiente invalidante blocca nel bambino lo sviluppo di una regolazione emotiva adeguata, la capacità di mentalizzare, verbalizzare , comprendere, accettare e regolare le proprie emozioni e soddisfare i propri bisogni utilizzando strategie flessibili e adeguate al contesto. L’ambiente invalidante inibisce lo sviluppo dei bisogni individuali fondamentali come l’autostima, la crescita personale, l’affermazione sociale, l’autorealizzazione: questi bisogni implicano l’esplorazione del proprio ambiente e la creazione di una presenza sociale. 

DISTURBI DERIVANTI DALLA BASSA TOLLERANZA ALLA FRUSTRAZIONE

Lo stile genitoriale inadeguato iperprotettivo o permissivo provoca nei figli una bassa tolleranza alla frustrazione ed una bassa autostima, la difficoltà a raggiungere l’autorealizzazione e a trovare un proprio post nella società. Dalla bassa tolleranza alla frustrazione si generano credenze irremovibili ed inflessibili su se stessi e sugli altri, sono idee irrealistiche e regole che portano a un criterio di soluzioni disfunzionali ai problemi. I criteri disfunzionali sono: ·         la soppressione dell’esperienza emotiva (per non sentire o ignorare l’emozione troppo frustrante e dolorosa) ·         l’evitamento del vissuto emotivo internamente a sé ed esternamente nel comportamento ·         il rimuginare e la ruminazione per tentare di regolare le emozioni focalizzandosi in modo continuo e ripetitivo sui fatti e sul vissuto emotivo conseguente.

LA RUMINAZIONE RABBIOSA COME FATTORE DI RISCHIO PER COMPORTAMENTI AGGRESSIVI

In questi disturbi, la ruminazione rabbiosa è un fattore di mantenimento particolarmente importante, che consiste in uno stile di pensiero negativo e ripetitivo focalizzato sugli eventi che inducono rabbia.La ruminazione rabbiosa avviene nel dialogo interno e si svolge attraverso cinque cinque fasi.

1.  Il richiamo di esperienze passate

2.  La fissazione sulle emozioni generate

3.  La riflessione su come le cose avrebbero dovuto essere

4.  L’analisi dell’evento

5.  La riflessione di possibili azioni di risoluzione o vendetta.

 La ruminazione rabbiosa è UNA STRATEGIA DISADATTIVA, uno stile di pensiero dannoso, sfavorevole e pericoloso, perché accresce e rafforza l’emozione di rabbia, ostacola il ritorno alla normalità, corrode e indebolisce la capacità di regolare le emozioni e l’autocontrollo in una pericolosa escalation che può produrre comportamenti aggressivi.

 LE STRATEGIE ADATTIVE SI POSSONO APPRENDERE

Le STRATEGIE ADATTIVE si possono apprendere, consentendo di imparare a tollerare la frustrazione, regolare le emozioni e di acquisire nuove attitudini e comportamenti adeguati al contesto sociale ed all’innocuità. La ristrutturazione cognitiva, l’accettazione non giudicante dell’esperienza emozionale attraverso la mindfulness, sono alcuni esempi di strategie adattive. E ‘sempre consigliabile un percorso di psicoterapia che aiuti a comprendere le cause della propria incapacità di tollerare la frustrazione e riconoscere i propri Modelli Operativi Interni, ad apprendere un nuovo modo di interpretare positivamente le situazioni frustranti e di cambiarle trovando altre soluzioni oppure di riuscire a contenere le sue conseguenze.

Paola Fraschetti

BIBLIOGRAFIA

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