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Binge Eating Disorder (disturbo da fame compulsiva o incontrollata)

Il Binge Eating Disorder (conosciuto anche come BED, ovvero disturbo da fame compulsiva o incontrollata) è un disturbo alimentare in cui si verificano ricorrenti episodi di abbuffate – con sensazione di perdita del controllo – a cui fanno seguito sensi di colpa, disgusto e disagio verso se stessi e il proprio comportamento.

Il Binge Eating Disorder è un disturbo del comportamento alimentare che coinvolge il 40% delle persone con obesità.

L’origine del malessere

All’origine dell’abbuffata c’è spesso una sofferenza psicologica ed una incapacità di comprensione e regolazione delle proprie emozioni, A queste spesso si somma una storia fallimentare di svariate diete dimagranti. Le emozioni non risolte (la rabbia, tristezza, paura, ansia) provocano una tale tensione da portare la persona a dover trovare un modo per scaricarla.

In questo caso il cibo, con i suoi molteplici ed impliciti significati, diventa l’oggetto preferito per scaricare la tensione eccessiva, determinando uno sfogo incontrollato. Spesso le mie pazienti mi parlano dell’abbuffata, “perché in quel momento dimentico tutto”, aggiungendo che “subito dopo mi sento terribilmente in colpa e mi detesto”. 

Chi soffre di questo disturbo tende a nascondere i problemi ed anche il suo disturbo; tende a chiudersi, ad isolarsi; a sentirsi in colpa e rassegnato, senza speranza, entrando in un vortice depressivo. Infatti, il Binge Eating Disorder è un tentativo disfunzionale di allontanare le emozioni spiacevoli, che, come tutti i comportamenti disfunzionali, ostacola il raggiungimento del benessere perché riporta la persona a rivivere, ogni volta il senso di inadeguatezza, di fallimento, di non speranza. 

Il circolo vizioso delle abbuffate

Vi sono alcune caratteristiche di personalità che sottendono a persone in soprappeso: bassa autostima, perfezionismo, insoddisfazione nei confronti della vita e verso sé stessi. Le caratteristiche descritte sono di base auto svalutanti, tendono a portare la persona che ne soffre a cercare conferme all’esterno attraverso la forma fisica che è la stessa che attraverso la quale si sentono disconfermati. 

L’attenzione si sposta sull’aspetto corporeo, con un’estrema angoscia per la sua forma e il suo peso. Per affrontare la frustrazione vissuta per il proprio corpo, una delle soluzioni utilizzate più spesso, è quella di iniziare una nuova dieta, in genere molto restrittiva nelle porzioni e selettiva nella tipologia di cibi permessi.

Come ho detto già nel mio articolo sul food creving https://www.paolafraschettipsicologa.com/food-craving/ , queste restrizioni portano a vivere una carestia ed a mettere in moto tutti i meccanismi protettivi deputati alla sopravvivenza, tramite il nostro cervello rettiliano. Le diete restrittive inducono un senso di deprivazione tale da mettere in allarme il nostro organismo sia dal punto di vista fisiologico sia cognitivo; tale allarme chiamato “carestia” può provocare l’insorgere del fenomeno dell’abbuffate.

Le conseguenze delle abbuffate compulsive

L’abbuffata compulsiva è una reazione naturale all’essere perennemente a dieta per mantenere un peso corporeo più basso. L’abbuffata può essere vissuta come una mancanza di volontà personale, una debolezza per la la quale sentirsi in colpa, inducendo sentimenti di vergogna per aver infranto le regole personali e per non essere stati “bravi”, ancora una volta! Purtroppo, il desiderio di perdere peso e la paura di non riuscirci può essere così potente da portare anche ad utilizzare misure compensatorie estreme. Per misure estreme si intende l’utilizzo del vomito autoindotto e/o l’abuso di lassativi e diuretici.

Si crea un circolo vizioso nel tentativo di ritrovare il controllo attraverso una nuova dieta che fallirà. Ad ogni nuova perdita di controllo sul cibo, si avrà un inasprimento delle caratteristiche personali psicologiche ed un aumento dell’angoscia rispetto alla forma ed al peso corporeo.

Come uscire dal circolo vizioso del Binge Eating Disorder

Il primo passo da fare per sconfiggere il Binge Eating Desorder è uscire dall’isolamento e chiedere aiuto.

Il circolo virtuoso nasce quando la persona interrompe il circolo vizioso, iniziando contemporaneamente un percorso di psicoterapia e imparando, con l’aiuto del nutrizionista, uno stile di vita alimentare sano. Questo si concretizza nel mangiare normalmente abbassando il livello di stress (l’allarme per la carestia).

Quando il corpo, nella sua interezza, è nutrito sia da un punto di vista psicologico che nutrizionale, gli impulsi ad abbuffarsi si affievoliscono ed il percorso verso la guarigione può dirsi avviato.

Nel nostro Centro applichiamo, da diversi anni, un modello di terapia multidisciplinare riscontrando sempre più spesso un miglioramento sia psicofisico che fisico. Questo grazie a un cambiamento del significato di sé ed un cambiamento di stile di vita.

Proponiamo, sia in presenza che online:

1. il percorso di psicoterapia individuale centrato sulle emozioni e tecniche di rilassamento.

2. Il percorso nutrizionale per imparare a nutrirsi in maniera adeguata, piacevole e sana.

3. Quando possibile, un percorso di psicoterapia gruppo.

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