Nel linguaggio comune spesso utilizziamo il termine psicologo e psicoterapeuta indistintamente, credendo che entrambi si riferiscano ad un’unica figura professionale. In realtà lo psicologo e lo psicoterapeuta, così come lo psichiatra, provengono da specifiche formazioni e specializzazioni e hanno dei ruoli tutt’altro che interscambiabili, ricoprendo ognuno un ruolo ben definito.
Queste tre figure professioni sanitarie sono quelle abilitate a lavorare con la salute mentale.
Alla fine di tutta questa illustrazione vale la pena sottolineare un principio fondamentale dello Stato che, in base a una sentenza del T.A.R. del 17 novembre 2015 afferma che:
“lo Stato presidia attraverso gli Ordini alcune aree particolarmente rilevanti tra cui l’area della Salute, ovvero in Italia per lavorare con la Salute delle persone è necessario avere una serie di competenze garantite da un apposito percorso di studi (nel nostro caso la Laurea in Psicologia), aver fatto un Esame di Stato (ed essere iscritti al relativo Albo A o B) e essere soggetti al governo di un apposito Ente pubblico (l’Ordine) che vigila e governa tale comunità alla luce delle norme dello Stato e attraverso uno specifico Codice Deontologico; le attività professionali che si declinano all’interno delle aree presidiate dagli Ordini sono da ritenersi attività riservate ai professionisti iscritti all’Albo.
Lo psicologo
L’articolo 1 della legge 56/89, definisce così la professione dello psicologo:
“La professione di psicologo comprende l’uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.”
Non essendo laureato in medicina lo psicologo non è un medico e non può prescrivere farmaci.
La formazione
Per diventare psicologo occorre una laurea in psicologia, a cui segue un tirocinio di un anno e successivamente il superamento dell’esame di Stato per ottenere l’abilitazione alla professione.
L’ultimo step consiste nell’iscrizione all’albo professionale degli psicologi.
Cosa fa lo psicologo
L’attività dello psicologo si basa principalmente sul colloquio, che rappresenta sia uno strumento diagnostico, per individuare eventuali disturbi psichici, e sia uno strumento di supporto.
Il suo intervento è di tipo valutativo e può essere richiesto in tutte quelle condizioni dell’essere umano in cui emerge un disagio o un malessere di natura psicologica; tale disagio viene analizzato per individuare l’intervento più adatto a risolverlo.
Si occupa principalmente di fornire sostegno, consulenza e diagnosi, di promuovere il benessere dell’individuo, stimolando la capacità di comprendere se stesso (emozioni, pensieri, comportamenti ecc.), sviluppando le potenzialità individuali e migliorando il modo di relazionarsi con il mondo esterno.
Lo psicoterapeuta
La legge 56 del 1989, all’articolo 3, definisce l’esercizio dell’attività psicoterapeutica:
“L’esercizio dell’attività psicoterapeutica è subordinato ad una specifica formazione professionale, da acquisirsi, dopo il conseguimento della laurea in psicologia o in medicina e chirurgia, mediante corsi di specializzazione almeno quadriennali che prevedono adeguata formazione e addestramento in psicoterapia…”.
Lo psicoterapeuta può prescrivere farmaci solo se ha conseguito una laurea in medicina.
La formazione
Per diventare psicoterapeuta occorre il conseguimento di una laurea quinquennale in psicologia o medicina in seguito alla quale è possibile ottenere l’abilitazione professionale.
Successivamente, si procede con un corso di specializzazione in psicoterapia, della durata di almeno 4 anni, che prevede anche un tirocinio pratico, supervisionato da psicoterapeuti esperti.
L’attività di psicoterapia si basa su varie tipologie di teorie e metodologie: avremo quindi programmi di studio orientati ad approfondire i diversi approcci psicoterapeutici (‘psicoterapia tradizionale’, ‘relazionale’, ‘psicodinamico’, ‘analitico transazionale’, ‘terapia sistemico-familiare’ e ‘terapia cognitivo comportamentale’).
Cosa fa lo psicoterapeuta
Lo psicoterapeuta si occupa di panico, le fobie, i traumi dovuti ad eventi dolorosi (lutti, violenze, abusi ecc.), la bipolarità, i disturbi dell’alimentazione, la difficoltà relazionale, le dipendenze, i disturbi psicosomatici, i disturbi del sonno, la depressione, il disturbo da deficit di attenzione e l’ansia.
Lo psicoterapeuta si occupa di risolvere situazioni di sofferenza psicologica significativa o in cui sia presente una sintomatologia clinica. Interviene laddove il grado di sofferenza di una persona ostacola la sua capacità di esprimere il potenziale personale, lavortivo e relazionale.
Lo psicologo si occupa principalmente di fornire sostegno, consulenza e diagnosi mentre lo psicoterapeuta lavora sulla patologia, ovvero sul sintomo specifico.
Lo psichiatra
La psichiatria è una branca specialistica della medicina per cui lo psichiatra è un medico.
Si tratta di una figura per la quale esiste tanta confusione poiché viene ‘guardata’ con diffidenza e percepita in maniera distorta.
Lo psichiatra ha una preparazione che diventa fondamentale nella cura delle patologie psichiche, gravi ma anche meno gravi.
La formazione
Lo psichiatra è un medico per cui la formazione parte proprio da una laurea in medicina, alla quale segue una specializzazione in psichiatria. Successivamente occorre iscriversi all’Ordine dei Medici.
Cosa fa lo psichiatra
Lo psichiatra è abilitato a prescrivere farmaci ai suoi pazienti.
Si occupa di curare varie tipologie di disturbi e patologie; tra i più frequenti: ansia, attacchi di panico, depressione, insonnia, disturbi dell’apprendimento, disturbi alimentari, malattie psicosomatiche, disturbi psichiatrici, autismo, acufene, fibromialgia.