Il legame di attaccamento ci condizione con i modelli Operativi Interni, ma cambiare è possibile. Attraverso le varie teorie, in questo articoli analizzeremo come una sana evoluzione dell’individuo parta da una legame d’attaccamento sano.
“Non puoi insegnare qualche cosa ad un uomo. Puoi solo aiutarlo a scoprirla dentro di sé”
(Galileo)
Cos’è il legame di attaccamento
In psicologia l’attaccamento è il legame emotivo che unisce la madre al figlio ed il figlio alla madre, secondo la teoria di Darwin e Bowlby. Esso è fondamentale per la sopravvivenza e per la formazione della personalità.
Da quanto affermato da Bowlby, il modo in cui si è accettati o rifiutati dall’ambiente nei primi anni di vita, influisce nella formazione di schemi mentali , ovvero i Modelli Operativi Interni. Questi ultimi coloreranno la tonalità di base ed influiranno sulla comprensione di sé e del mondo.
Non è detto che questi schemi siano sempre fallimentari. Quando il legame di attaccamento offre una “base sicura”, i Modelli Operativi Interni saranno altrettanto “sicuri” e vincenti. Al contrario, i legami di attaccamento insicuri ansiosi, formano schemi mentali che creano una restrizione del potenziale evolutivo e creativo individuale. Questo perché costringono le personalità a muoversi automaticamente sempre nello stesso modo.
Le varie teorie
L’Analisi Transazionale di Berne e la Psicosintesi di Assagioli riconoscono gli aspetti fisiologici che condizionano il sentire (le emozioni), il pensare e l’agire umano. Questo vuol dire che esiste nell’essere umano una dimensione universale degli archetipi, della dimensione creativa e di quella transpersonale.
La psicoterapia cognitiva post-razionalista favorisce la persona a riconoscere ed a comprendere la propria individualità e la propria coerenza di significati personali; ossia di come la persona, attraverso esperienze emotive vissute durante l’infanzia e l’adolescenza, abbia costruito dentro di se, dei significati personali su se stessa e sul modo in cui andranno le cose.
In questa area di significati la persona vivrà stati mentali ed emozioni che dovranno essere coerenti con ciò in cui crede. Sofferenza, ansia, depressione, dipendenze, disturbi del comportamento ed altre manifestazioni disfunzionali, sono sintomi di un processo evolutivo andato male.
Come l’attaccamento sano è necessario per l’evoluzione dell’individuo
L’ampiezza e l’integrazione dei diversi modelli teorici in psicoterapia, offre lo spazio di possibilità e di evoluzione per ogni persona, che scelga, attraverso la motivazione e la volontà, di essere veramente se stessa. Questo implica un dinamismo evolutivo che porta a ridimensionare, a riarticolare ed a correggere, attraverso la psicoterapia, i significati appresi attraverso l’attaccamento e l’esperienza di sé nell’ambiente .
Quando questo non accade, l’individuo non progredisce, è stagnante, sofferente. Quando la decisione non è rimodulata all’evoluzione del soggetto (lo script mentale per Bowlby, il copione per Berne, le sub-personalità per Assagioli) il bisogno evolutivo dell’Io è limitato.
Per arrivare al proprio potenziale assopito, è necessario imparare ad ascoltare i nostri preziosi sensi interni, ossia le emozioni, osservare e vedere se stessi per riconoscere il proprio modo di interagire intra e interpersonale.
Come dice Berne, è necessario riconoscere “a che gioco si gioca”, quali sono i ruoli che s’interpretano, quali sono i copioni che si esprimono.