
I DISTURBI DEL COMPORTAMENTO ALIMENTARE: UNA BATTAGLIA CONTRO LA VITA
Quando gli eccessi o le limitazioni alimentari scavalcano il confine della tolleranza per accedere al territorio della patologia, emergono i disturbi del comportamento alimentare, (DCA). Prima di giungere a questo punto, in cui il cibo ha perso ormai il suo valore positivo trasformandosi in un nemico estremamente aggressivo, è possibile fare prevenzione. Un sostegno mirato a cogliere le dinamiche personali del rapporto con il cibo, in un percorso psicologico di tipo sistemico e integrato può essere efficace affinché il benessere psichico ed emotivo sia preservato e il comportamento alimentare non subisca trasformazioni pericolose.
I disturbi del comportamento alimentare sono contraddistinti da una modificazione delle abitudini alimentari e da un’ansia crescente rispetto al proprio peso e all’immagine del proprio corpo.
L’adolescenza è il periodo più sensibile per lo sviluppo dei DCA e, sebbene colpiscano maggiormente il sesso femminile, le percentuali di maschi che presentano l’esordio di un disturbo alimentare sta aumentando.
QUANDO IL CIBO E’ TROPPO O E’ TROPPO POCO
Chi soffre di queste patologie può:
- diminuire drasticamente l’assunzione di cibo
- digiunare totalmente
- Pensare continuamente al cibo ed al proprio peso corporeo
- avere crisi bulimiche introducendo enormi quantità di cibo in pochissimo tempo
- indursi il vomito in seguito all’assunzione del cibo per controllare il peso
- utilizzare farmaci, lassativi o diuretici per non ingrassare
- svolgere attività fisica in maniera spropositata
- Avere sensi di colpa quando si mangia.
Può capitare che episodicamente si possa adottare uno dei suddetti comportamenti, ma per parlare di un disturbo vero e proprio è necessario rivolgersi a professionisti esperti che possano effettuare una diagnosi. Mangiare in eccesso o seguire una dieta rigida, di per sé, non sono criteri sufficienti per una diagnosi, ma possono rappresentare un campanello d’allarme rispetto a qualcosa che non sta funzionando correttamente nel mondo emotivo della persona ed è comunque bene accedere ad un sostegno per comprendere e anticipare eventuali peggioramenti nel comportamento e nelle abitudini alimentari.
Vi presentiamo una classificazione semplificata dei differenti tipi di DCA:
- anoressia nervosa
- bulimia nervosa
- disturbo da alimentazione incontrollata o binge eating
- Sindrome dello Yo-Yo
Esiste anche una classe di disturbi alimentari definiti sotto-soglia, che non rientrano nelle suddette categorie, ma sono comunque motivo di preoccupazione e attenzione.
L’OSSESSIONE DEL CIBO
La persona che soffre di un DCA è quasi ossessionata dal cibo e dal timore di mettere su peso. Questo pensiero assillante disturba il suo modo di stare in relazione, di lavorare e in generale di godere della vita. La grande fragilità che si nasconde dietro alla paura della “ciccia”, è legata a ferite profonde e a un disagio emotivo devastante. Il corpo stesso diventa una prigione da cui la persona non sa liberarsi. È impensabile andare a mangiare una pizza con gli amici o fermarsi a pranzo con i colleghi di lavoro. Il cibo è un elemento ostile da combattere nel caso dell’anoressia, per la bulimia o il binge eating, invece, assume il volto del consolatore che riempie il vuoto mentre, in realtà, mortifica e distrugge il corpo dall’interno.
Trattamento dei Disturbi del Comportamento Alimentare
Ciò che ci preme sottolineare è che il vissuto emotivo ed interiore di coloro che soffrono di DCA va tenuto in grande considerazione. La perdita di contatto con i propri stati emotivi è un fattore di rischio molto pericoloso per chi scopre di poter controllare l’incontrollabile con un rapporto malato col cibo. Controllare, inibire, appiattire le proprie emozioni è insano, imparare a gestire e regolare ciò che si prova è un comportamento sano che protegge dallo sviluppo dei DCA e da diversi altri disturbi psicologici.
Un altro elemento fondamentale da tenere presente nei DCA è il mondo relazionale di che ne soffre, in particolare la famiglia che può inconsapevolmente sostenere il disturbo, ma può anche trasformarsi proprio nella risorsa maggiore di cui disporre nell’intervento psicologico. L’alleanza della famiglia per il bene della persona che soffre di DCA con i professionisti psicologi è sempre una strategia vincente. I DCA possono mettere in pericolo la vita di una persona, se non vengono intercettati e trattati adeguatamente.
Se ritenete di avere o che qualche vostro caro stia sviluppando una disturbo dell’alimentazione cercate aiuto immediatamente perché la rapidità nella richiesta d’aiuto è il più grande dono d’amore che possiate fare a voi stessi o al vostro congiunto.
Dott.ssa Paola Fraschetti
Dott.ssa Paola Petrelli
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