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La terza età

terza età

Quando si parla di terza età ( detta anche della vecchiaia) è opportuno considerare questa fase del ciclo vitale nella sua globalità. Soprattutto va ricordato che il modo di invecchiare è collegato alle caratteristiche della persona: le sue esperienze, i vissuti emotivi, l’approccio alla vita.

La vecchiaia è parte di un lungo viaggio che l’uomo compie da quando nasce e per ogni tappa che raggiunge raccoglie conoscenze, insegnamenti, emozioni, crisi e successi. 

Vivere a pieno l’età senile

In qualche modo questa fase della vita sintetizza tutti i significati dell’esistenza e da tale sintesi può emergere una ricchezza preziosa per l’individuo, la famiglia e la società intera.

Nell’età senile coltivare la creatività, che non è riservata solo ai bambini e ai giovani, può fare la differenza tra il disagio e il benessere dell’anziano. Continuare ad avere interessi, mantenere una soddisfacente vita di relazione, essere motivati a svolgere attività che mantengono in allenamento le funzioni cerebrali e il corpo sono condizioni indispensabili per allontanare lo spettro della demenza e del decadimento cognitivo.

Riscoprire nuove possibilità

In particolare la motivazione è fondamentale per avere ancora una vita piena di possibilità. Si può ben comprendere quanto sia delicato il passaggio all’età senile. I figli si allontanano, spesso si trasferiscono all’estero. 

Il pensionamento costringe a un’inattività forzata che può aumentare il senso di perdita rispetto a una vita precedentemente più intensa. La percezione di se stessi cambia per la perdita di funzione sociale e lavorativa, incidendo sull’interpretazione del valore di sé. I mutamenti riguardano anche la sfera affettiva, dove il ruolo di genitore deve riconfigurarsi in un’altra forma e l’investimento affettivo si riversa su nipoti o pronipoti, se presenti. Ma come abbiamo visto, sovente i nipoti sono lontani per il trasferimento dei figli dovuto al lavoro. E dunque, come può l’anziano sentirsi ancora generativo, utilizzare le sue risorse e reinvestire la sua capacità affettiva?

La spinta alla vita può essere rappresentata dal porsi ancora obiettivi, costruire nuove relazioni, sperimentare nuove realtà perché finalmente si ha il tempo da dedicare a se stessi.

Inoltre, in questa fase dell’esistenza, mantenersi in buona salute non può prescindere dall’adozione di un’alimentazione sana e bilanciata. Così come è opportuno praticare un esercizio fisico e cognitivo adatto alla propria età che possa gratificare, soprattutto perché si percepisce di poter funzionare ancora molto bene.

Ciò che offriamo ai nostri anziani è un sostegno e un percorso su misura in cui si possa prevenire il più possibile il disagio connesso all’età avanzata e laddove il disagio è presente supportare le difficoltà, agendo sulle risorse attuali per mantenere una qualità di vita soddisfacente. Il patrimonio raccolto nel corso della vita dagli anziani va custodito poiché solo loro possono donare alla società, ognuno distintamente, una visione prospettica del mondo assolutamente insostituibile.

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